Foto: Reporters Without Borders
Foto: Reporters Without Borders

Il documento evidenzia che nel 2024 il governo sloveno ha mostrato un atteggiamento relativamente rispettoso nei confronti della libertà di stampa, accompagnato da una riduzione delle pressioni istituzionali sui media. Tuttavia, persistono criticità: continua infatti la tendenza da parte di alcuni partiti di opposizione a delegittimare e screditare l'operato dei giornalisti. Tra i segnali positivi si registrano un leggero aumento del canone radiotelevisivo e l'avvio dei lavori per una nuova normativa sui media, finalizzata a fornire sostegno pubblico strutturato alle testate in difficoltà. Inoltre, si è osservata una diminuzione sia degli attacchi diretti ai giornalisti che dei licenziamenti nel settore. Nonostante i progressi, la situazione rimane delicata: la Slovenia occupa il 18° posto su 27 tra i Paesi dell'Unione Europea, restando nella metà inferiore del blocco. Reporter Senza Frontiere sottolinea che la ripresa slovena è dovuta in parte anche al peggioramento delle condizioni in altri Paesi europei, come la Slovacchia, dove la libertà e la sicurezza dei media sono sempre più minacciate. A livello globale, l'organizzazione lancia un allarme: per la prima volta dalla pubblicazione del primo rapporto, lo stato della libertà di stampa nel mondo è stato classificato come "difficile". La principale causa di questo declino è la crescente fragilità economica dei media, che costringe molte testate alla chiusura o alla dipendenza da finanziatori legati a interessi politici.

M.N.